I due emisferi del cervello:
l’emisfero
destro governa
il lato sinistro del corpo
e viceversa
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mossi da chissà quali pulsioni sconosciute o misteriose, in realtà noi possiamo sempre accedere a questo livello di coscienza esso è come una banca della memoria e nulla al nostro interno è sconosciuto, ma solo coperto. Ajna infatti è la sede del “maestro invisibile”, la nostra guida interiore che ognuno di noi dovrebbe imparare ad ascoltare, ma per fare ciò bisogna abbandonare tutti gli attaccamenti e condizionamenti, le paure, le insicurezze e le identificazioni.
A livello psicologico è in relazione al bisogno di conoscenza ed espansione della coscienza, questo centro sottile infatti è uno dei chakra più elevati e presiede la lucidità del pensiero, l’acutezza del discernimento, il giudizio contenuto, l’equilibrio tra le forze positive e negative. Normalmente l’aura di Ajna circonda il cuore ma quando non vi è comunicazione tra questi centri sottili, cioè quando il cuore va in una direzione, la mente e le emozioni in un altra, il corpo in un’altra ancora la persona diviene totalmente disintegrata. Le persone spiritualmente poco evolute si identificano solo con il proprio ego e hanno la tendenza a proiettare l’immaginazione e il pensiero nel passato o nel futuro cioè a non vivere mai nel momento presente. Giudicare, nuocere agli altri per invidia o superbia è un modo per tenere bloccato il terzo occhio, per alimentare le paure e la confusione mentale. Quando è in eccesso si avrà la tendenza ad accettare solo la mente razionale rifiutando di contattare e vivere le emozioni. Le persone facilmente influenzabili ed emotivamente fragili o che hanno subito esperienze traumatiche, tenderanno a covare rancore e desiderio di vendetta rifiutando di perdonare a sé stessi e agli altri gli errori passati e i torti subiti e avranno un’incapacità a sfogare le tensioni psichiche. Un modo per sviluppare le qualità di questo centro sottile ma anche di proteggerci da attacchi di “vampirismo energetico” è cercare di mantenere il più possibile uno stato d’animo calmo e sereno, non giudicare sempre sé stessi e gli altri, evitare di frequentare persone dall’influenza negativa o nefasta, facilmente riconoscibili per la spossatezza fisica e mentale che ci rimane addosso dopo aver condiviso con loro il nostro spazio vitale. L’equilibrio del terzo occhio con i chakra inferiori libera potenti energie di auto guarigione, si elevano coscienza e pensiero, si sviluppano intuizione, empatia e altre percezioni ritenute extrasensoriali. Nel corpo fisico Ajna è associato al sistema endocrino e alla produzione ormonale, l’omeostasi che è in grado di cambiare in poco tempo l’equilibrio interno del corpo.
L’Ipofisi è la ghiandola endocrina annessa, la piccola ghiandola Pituitaria dalle dimensioni di un mirtillo unita ad una porzione del Diencefalo definito Ipotalamo, essa funge proprio da intermediario dell’Ipotalamo e nonostante le piccole dimensioni regola e secerne molti tipi di ormoni. In tutti i trattamenti e auto trattamenti energetici va sempre prestata particolare attenzione a questo chakra che è in correlazione a innumerevoli malesseri fisici ed emotivi, tuttavia i principali disturbi che si manifestano nel corpo fisico quando il terzo occhio richiede attenzione comprendono: le cefalee, i disturbi del sonno: insonnia, incubi frequenti, sonnambulismo. Sbalzi di umore e confusione mentale. Scompensi ormonali. Sindrome di Meniére. Sindrome di Neri Barré Lieou. Adenomi ipofisari.
Scheda:
- Nome: Ajna , terzo occhio, occhio spirituale.
- Collocazione: al centro della fronte tra le sopracciglia, dietro la nuca alla base del cranio. Anulare della mano, il quarto dito del piede.
- Corpo fisico: Sistema Endocrino
- Ghiandole: Ipofisi
- Qualità: consapevolezza, discernimento, elevatezza di pensiero e di giudizio, coerenza del ragionamento e consequenzialità del comportamento: coerenza tra pensiero, parola e azione (vedi yama e niyama- gli insegnamenti).
- Blocco: invidia, superbia, giudicare negativamente, comportamenti atti a nuocere a sé stessi e agli altri.
- Eccesso: ascoltare solo la mente razionale, rifiutare le emozioni, rifiutare la spiritualità, covare rancore, desiderio di vendetta, incapacità di sfogare le tensioni psichiche, incapacità di perdonare e perdonarsi..
- Equilibrio: concentrazione, intuizione, acutezza mentale, serenità e lucidità di pensiero in ogni situazione, facoltà extrasensoriali.
- Senso: il pensiero.
- Elemento: etere, lo spazio inteso come luogo di propagazione delle onde elettromagnetiche.
- Colore: negli insegnamenti é indicato il bianco, tuttavia alcuni testi indicano il colore indaco
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