La nostra società industrializzata ha portato sconvolgimenti in tutti i campi, nel modo di comunicare,nel modo di vivere, nel modo di occuparci di noi stessi e della nostra salute. Tra i beni di consumo vi sono i prodotti farmaceutici che da bene primario per la vita hanno esteso il loro peso sociale per farci apparire sempre in salute, belli e perfetti. A causa del vuoto legislativo in materia di fitoterapia, molte erbe o preparati a base di droghe vengono in realtà commercializzati con diverse autorizzazioni che spaziano dall'alimento al farmaco. Un prodotto a base di erbe in Italia può rientrare, secondo le indicazioni d’uso in diverse categorie: farmaco, alimento (integratore alimentare), prodotto erboristico, salutare o cosmetico. Può avvenire quindi che una stessa pianta o sua preparazione sia presente sul mercato contemporaneamente come farmaco, alimento e prodotto erboristico.
Un medicamento può essere formulato in diversi modi, la stessa molecola può essere offerta al pubblico in forme farmaceutiche diverse e il suo consumo non più regolato dalla sola comprovata efficacia ma dal tipo di preparazione, formulazione e informazione che viene data al consumatore. I prodotti medicinali a base di erbe officinali sono considerati farmaci a tutti gli effetti -DL29-05-91,n.178 direttiva CEE65/65. E’ corretto sapere che non tutte le droghe possono essere vendute e assunte senza restrizione a causa della loro tossicità, per cui la normativa italiana R.D26.51932 limita la vendita di alcune sostanze alla sola farmacia. Affinché un prodotto fitoterapico ottenga un benefico effetto terapeutico è necessaria un’adeguata concentrazione di principio attivo, la concentrazione e il dosaggio dipendono dalle condizioni della persona, dalla gravità della malattia, dalla presenza di eventuali altri disturbi fisiologici, dalla possibile interazione con altri farmaci assunti.
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