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12 lug 2011

Risvegliare l’energia Kundalini

La tecnica in assoluto più semplice ma per questo non meno efficace per risvegliare l’energia dormiente di kundalini e bilanciare i chakra, è senz’altro il metodo Sahaja Yoga divulgato in molti paesi del mondo da Shri Nirmala Devi (21 marzo1923- 23 febbraio 2011). E’ un tipo di yoga passivo e meditativo di esecuzione molto semplice nella parte pratica mentre nella parte teorica valgono le regole etiche e morali comuni a tutte le altre tecniche. Il risveglio dell’energia kundalini shakti (o prana) è da sempre l’obbiettivo di tutte le tecniche di yoga, questo evento si verifica quando il prana circola e passa attraverso tutti e sette i chakra iniziando dal sacro fino oltre la sommità del capo, ciò avviene in modo naturale e spontaneo, Sahaja significa infatti innato/spontaneo, yoga unione/integrazione. Attraverso questa tecnica la consapevolezza del Sé può essere ottenuta senza sforzo, non vi è bisogno delle complicate discipline di Hata Yoga e del Pranayama anche se alcuni esercizi sono utili per stabilizzare lo stato di meditazione, l’arte della respirazione pranayama è fondata sulla possibilità di utilizzare al meglio il prana e l’energia contenuta nell’aria in relazione con il ritmo biologico del corpo e delle onde cerebrali. Ci si può rendere conto dell’effetto che ha la respirazione sul fisico e sulle emozioni: chi ha paura ha il fiato corto, quando passa la tensione si tira un sospiro di sollievo, in chi pratica la meditazione il ritmo del respiro cambia diventando sempre più rado e lento fino a ridursi al minimo del bisogno biologico, in questo stadio tutti gli organi del corpo si riposano, si purificano e si rigenerano. Tutti possono provare il seguente esercizio e verificare su sé stessi l’effetto benefico sia livello psichico emotivo che fisico. Perciò identifichiamo uno spazio tranquillo nella nostra casa dove non si corra il rischio di venire disturbati dagli altri famigliari o da fonti di rumore come telefonini ecc..e dove non vi sia un pavimento costruito con materiali plastici (tipo linoleum). E’ molto importante ricavarsi
uno spazio personale, che sia sempre quello, dove praticare la meditazione poiché i luoghi rimangono saturi della nostra energia. Seduti a terra, senza scarpe e con abiti comodi, assumere la posizione del loto se non si riesce stendere le gambe, questa posizione è necessaria perché data la rilassatezza indotta dall’esercizio si corre il rischio di addormentarsi. Non è necessaria la pratica quotidiana anche se una volta iniziato il percorso sarà il corpo a richiedere questo momento.
Innanzi tutto dobbiamo pensare a kundalini come ad un’energia sottile e benefica che altro non desidera che prendersi cura di noi. Procedere con le seguenti affermazioni portando la mano destra sul lato sinistro del corpo in corrispondenza ad alcuni chakra e rivolgendosi all’energia primordiale dentro di noi che chiameremo madre.
1 Mano destra sul lato sinistro del chakra del cuore :- Madre sono io lo Spirito?-(ripetere mentalmente 3 volte)
2 Mano destra sul lato sinistro del plesso solare:-Madre sono il maestro di me stesso?- (ripetere mentalmente3 volte)
3 Mano destra sull’inguine sinistro in corrispondenza del plesso aortico: - Madre per favore donami la pura conoscenza- (ripetere 6 volte)
4 Ritornare al lato sinistro del plesso solare e affermare:- Madre sono io il maestro di me stesso- (mentalmente per 10 volte)
5 Ritornare con la mano destra sul lato sinistro del chakra del cuore e affermare: - Madre sono io lo Spirito- (12 volte)
6 Portare la mano destra sul lato sinistro alla base del collo: - Madre io non ho colpe- (16 volte)
7 Portare la mano destra sulla fronte: - Madre perdono tutti compreso me stesso- (1 volta)
8 Portare la mano dietro la nuca e solo per la nostra soddisfazione chiediamo mentalmente 1 volta:- Madre, se ho fatto qualcosa contro lo spirito ti prego di perdonarmi.
9 Portare la mano destra sopra il capo: - Madre per favore donami lo yoga, dammi la realizzazione del Sé- (ripetere 7 volte).
Al termine delle affermazioni portare le mani sulle ginocchia con i palmi aperti rivolti verso l’alto, il prana si percepirà come un soffio , una leggera brezza sulle mani e intorno al corpo.

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