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16 feb 2011

I canali energetici

Secondo la teoria vedica il corpo umano è percorso da canali energetici detti meridiani e da tre canali principali : il canale destro, il canale sinistro e il canale centrale, rispettivamente Pingala e Ida Nadi e Sushumna Nadi.Il canale destro corrisponde allo Yang del Tao cinese, attraverso il quale manifestiamo la razionalità, l’intelletto e la creatività. L’individuo che utilizza troppo l’energia del canale destro avrà la tendenza a proiettarsi nel futuro, a pianificare e tenere tutto sotto controllo, sarà facilmente e magari inconsapevolmente aggressivo e iperattivo.
Il canale sinistro corrisponde allo Yin, che è l’energia lunare dell’emozione e dei sentimenti, è il lato del desiderio che precede ogni forma di azione, qui si manifestano gli istinti e le intuizioni e si registra il passato con tutti i condizionamenti buoni o cattivi. Un individuo troppo “left side” lato sinistro sarà estremamente sensibile, se utilizzerà sempre l’energia yin tenderà a ripiegarsi su se stesso e a sottomettersi agli altri, avrà la tendenza a vedere le cose in negativo, essere abitudinario ed eccessivamente attaccato al passato impedendosi di vivere nuove esperienze. Il canale centrale o di Sushumna è il canale dell’equilibrio, la “stretta via” tra lo Yin e lo Yang che conduce alla conoscenza di sé stessi, questa connessione che si trova attraverso la meditazione  consente di vivere nella realtà del presente, di
seguire automaticamente le regole del giusto comportamento e proseguire nel processo di evoluzione personale.In sintesi la natura dell’uomo è un bilanciamento tra due forze polari (contrapposte e complementari) che si completano a vicenda, l’una è sempre contenuta anche nell’altra, quando queste due forze sono in equilibrio l’energia vitale può scorrere libera e incontrastata nei suoi percorsi , ma se una delle due forze prende il sopravvento l’armonia ne è turbata e l’equilibrio energetico deve essere ristabilito.
Queste due forze sono associate (secondo uno schema vecchio di 3000 anni) al sistema nervoso autonomo il quale è composto da due divisioni:l’ortosimpatico e il parasimpatico essi sono complementari ma antagonisti, cioè dove uno stimola l’altro rallenta , dove uno eccita l’altro inibisce. Il sistema nervoso autonomo controlla il funzionamento degli organi e degli apparati agendo sulle ghiandole e sulla muscolatura liscia involontaria (in parole semplici controlla tutte quelle funzioni che non dipendono dalla nostra volontà) utilizzando fasci nervosi che si diramano dai nervi spinali e da quelli cranici. Gli effetti della stimolazione ortosimpatica si esplicano per il rilascio di adrenalina e noradrenalina e si traducono in un aumento dei livelli di attenzione, del battito cardiaco, incremento del respiro, inibizionedell’attività gastrica, rilascio vescicale sensazione di tremore e tensione, mentre gli effetti della stimolazione parasimpatica che avvengono mediante l’aceltilcolina saranno in contrapposizione: rallentamento del battito cardiaco, del ritmo respiratorio, contrazione della vescica urinaria, aumento della secrezione indotta per stimolazione su ghiandole salivari, gastro-duodenali, intestinali, sul pancreas e sul fegato.     
Immagine  tratta da Sahaja yoga              

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