2° Esercizio:
Dopo aver eseguito lo stretching della colonna vertebrale (vedi
post precedente) tornare seduti nella posizione del loto, corpo e muscoli
rilassati, la mano destra poggia delicatamente sulla pancia, la mano sinistra
sotto la mano destra, in modo da sentire il diaframma che si gonfia e si
sgonfia durante l’esercizio. Inspirare attraverso il naso, tenendo premuta la
lingua sul palato ed espirare sempre tenendo la lingua in tensione. Inspirare
contando fino a 6, trattenere il respiro contando fino a 12, espirare contando
fino a 6. Questo per iniziare perché i tempi canonici sono 20’’-30’’-20’’.
Ciclo di 6 respirazioni. Vi consiglio vivamente di non abusare insensatamente
né nei tempi, né nei cicli, questo tipo di respirazione è molto potente, 1
ciclo al giorno basta per rimuovere le tossine, migliorare il respiro,
rafforzare il sistema circolatorio e abbassare la pressione del sangue,
disattivare la risposta allo stress sopprimendo l’adrenalina. Inoltre il
diaframma che si muove e si espande , massaggia gli intestini: né trarrà molto
beneficio chi soffre di stipsi.
Controindicazione: la respirazione pranica non può essere
eseguita da persone con problemi respiratori gravi o cardiaci.
Il pranayama è un esercizio di
introduzione alla meditazione, per cui dopo averlo eseguito non tornare alle
normali attività, ma prendersi un attimo di rilassamento, questa tecnica di
respirazione infatti può dare dei capogiri che sono dovuti alla scambio di
ossigeno e che sono comunque momentanei.
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