Gli esperti la definiscono epidemia silenziosa, sono i disturbi del tono dell’umore o dell’affettività che comprendono un gruppo di patologie tremendamente invalidanti e recidivanti tra le quali le più diffusa è la depressione. Secondo i dati rivelati dall’OMS- organizzazione mondiale della sanità, questa patologia sarà tra 20 anni la più diffusa nel mondo. A tutt’oggi sono circa 60 milioni in Europa le persone colpite dalla malattia mentre in Italia ne soffre il 15% della popolazione ma soltanto l’8% ne è o ne diviene consapevole e accetta di curarsi, la restante percentuale invece da per scontato il proprio stato ansioso o depressivo senza cercare aiuto. La complicanza più grave della depressione è rappresentata dalle
condotte suicidarie che costituiscono una delle emergenze psichiatriche più frequenti e uno dei problemi di salute pubblica più urgenti, tra le vittime di suicidio infatti il 90% ha una patologia psichiatrica e nel 60% dei casi trattasi di disturbi del tono dell’umore. Tra le malattie del sistema nervoso i disturbi affettivi gravano sul servizio sanitario nazionale italiano per un totale lordo di 350 milioni di euro (di antidepressivi venduti secondo i dati del rapporto OSMED 2008) rappresentando un fenomeno rilevante sia dal punto di vista economico che sociale. Molte persone sopraffatte dalle più svariate problematiche della vita soffrono per anni in silenzio cercando una via d’uscita, se non la trovano finiscono col disattivare per difesa tutte le emozioni,vivendo passivamente senza più stimoli e speranza, questi sono i depressi. Su sette persone affette da questa patologia tre non sanno di esserlo, due si curano male, una guarisce, una si suicida. Le cause della depressione non sono state ancora pienamente chiarite, si è accertato che uno dei fattori predisponenti più importanti sia la familiarità ossia che i bambini esposti agli effetti negativi dei disturbi dell’umore da parte di un genitore che ne soffre, aumentano fortemente la probabilità di sviluppare la stessa patologia. Stress psicologici cioè tutte quelle condizioni di vita: disagi familiari, di lavoro, perdite, lutti, abbandoni che causano elevati livelli di stress. A livello biologico la scienza ha individuato un’alterazione del sistema limbico che provoca una sensibile diminuzione di alcuni neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina). Pregressi di malattie generalizzate di tipo endocrinologico, metabolico, neoplastico, nutrizionale, l’uso di sostanze stupefacenti l’abuso di alcool, contribuiscono tutti allo sviluppo di uno stato depressivo come effetto secondario. A seconda della sua gravità la depressione si manifesta con sintomi fisici e psichici di intensità diversa, il tono dell’umore scivola da una tristezza permanente all’angoscia fino alla disperazione, predomina il senso di colpa, la vergogna, vi è perdita di autostima diventano difficili le normali attività quotidiane, sociali e lavorative, si perde l’interesse per gli affetti e per la sessualità, si hanno ricorrenti idee fisse catastrofiche o di rovina oppure la convinzione di essere affetti da terribili malattie. Molto spesso la depressione si manifesta con dei sintomi legati all’ansia che prevalgono sopra lo stato depressivo provocando nella persona che ne soffre agitazione, tachicardia,(tremori: da fini a grandi scosse) e irritabilità. Questo perché ogni volta che il nostro umore muta provoca una serie di reazioni adattative mentali e fisiche che coinvolgono i più importanti apparati del corpo: il sistema immunitario, endocrino e il sistema nervoso vegetativo. Il DSM IV manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali ne riconosce 39 forme cliniche diverse e le terapie adottate non sono sempre efficaci. In una società come la nostra dove ormai vige la convinzione che per ogni disturbo c’è un farmaco che lo risolve si elevano finalmente voci illustri della psichiatria e psicologia Vittorino Andreoli, Paolo Crepet, Raffaele Morelli i quali hanno allargato il discorso depressione, concordando e sfatando false credenze una delle quali è che questa patologia possa essere guarita soltanto con farmaci: -sappiamo tutti che i farmaci non vanno alla radice della malattia ma agiscono soltanto sui sintomi abbattendoli.
condotte suicidarie che costituiscono una delle emergenze psichiatriche più frequenti e uno dei problemi di salute pubblica più urgenti, tra le vittime di suicidio infatti il 90% ha una patologia psichiatrica e nel 60% dei casi trattasi di disturbi del tono dell’umore. Tra le malattie del sistema nervoso i disturbi affettivi gravano sul servizio sanitario nazionale italiano per un totale lordo di 350 milioni di euro (di antidepressivi venduti secondo i dati del rapporto OSMED 2008) rappresentando un fenomeno rilevante sia dal punto di vista economico che sociale. Molte persone sopraffatte dalle più svariate problematiche della vita soffrono per anni in silenzio cercando una via d’uscita, se non la trovano finiscono col disattivare per difesa tutte le emozioni,vivendo passivamente senza più stimoli e speranza, questi sono i depressi. Su sette persone affette da questa patologia tre non sanno di esserlo, due si curano male, una guarisce, una si suicida. Le cause della depressione non sono state ancora pienamente chiarite, si è accertato che uno dei fattori predisponenti più importanti sia la familiarità ossia che i bambini esposti agli effetti negativi dei disturbi dell’umore da parte di un genitore che ne soffre, aumentano fortemente la probabilità di sviluppare la stessa patologia. Stress psicologici cioè tutte quelle condizioni di vita: disagi familiari, di lavoro, perdite, lutti, abbandoni che causano elevati livelli di stress. A livello biologico la scienza ha individuato un’alterazione del sistema limbico che provoca una sensibile diminuzione di alcuni neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina). Pregressi di malattie generalizzate di tipo endocrinologico, metabolico, neoplastico, nutrizionale, l’uso di sostanze stupefacenti l’abuso di alcool, contribuiscono tutti allo sviluppo di uno stato depressivo come effetto secondario. A seconda della sua gravità la depressione si manifesta con sintomi fisici e psichici di intensità diversa, il tono dell’umore scivola da una tristezza permanente all’angoscia fino alla disperazione, predomina il senso di colpa, la vergogna, vi è perdita di autostima diventano difficili le normali attività quotidiane, sociali e lavorative, si perde l’interesse per gli affetti e per la sessualità, si hanno ricorrenti idee fisse catastrofiche o di rovina oppure la convinzione di essere affetti da terribili malattie. Molto spesso la depressione si manifesta con dei sintomi legati all’ansia che prevalgono sopra lo stato depressivo provocando nella persona che ne soffre agitazione, tachicardia,(tremori: da fini a grandi scosse) e irritabilità. Questo perché ogni volta che il nostro umore muta provoca una serie di reazioni adattative mentali e fisiche che coinvolgono i più importanti apparati del corpo: il sistema immunitario, endocrino e il sistema nervoso vegetativo. Il DSM IV manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali ne riconosce 39 forme cliniche diverse e le terapie adottate non sono sempre efficaci. In una società come la nostra dove ormai vige la convinzione che per ogni disturbo c’è un farmaco che lo risolve si elevano finalmente voci illustri della psichiatria e psicologia Vittorino Andreoli, Paolo Crepet, Raffaele Morelli i quali hanno allargato il discorso depressione, concordando e sfatando false credenze una delle quali è che questa patologia possa essere guarita soltanto con farmaci: -sappiamo tutti che i farmaci non vanno alla radice della malattia ma agiscono soltanto sui sintomi abbattendoli.
Bibliografia:
Depressione. A ciascuno la sua cura. Elio Blancato - Il Segno dei Gabrielli Editori- consigliato
Nessun commento:
Posta un commento